Quasi vent'anni

Luglio 2008
Quasi vent'anni è il tempo passato dal momento in cui l'ho conosciuta.
Quello che è scattato allora è già stato oggetto di pagine e filmografia, poi il tempo ha avuto ragione per un lungo periodo. Il pensiero era sempre a lei, a quello che era stato, che avrebbe potuto essere.
Persa di vista, senza contatti, sono passati anni alterni nei quali il bisogno di ritrovarla era asfissiante e sopito ma sempre presente.
Poi tramite altre conoscenze ho saputo dove si trovava; ho aspettato parecchio prima di chiamarla, dopo tutto quel tempo ero ancora più indeciso.
Dopo il primo appuntamento - neutro, asettico, falso - non ce l'ho fatta più, sono ritornato a vent'anni prima ed ho preso una porta in faccia.
"E' tutto finito", ho pensato, insieme alla porta si era chiuso anche il passato: cancellato.
Ma era come il mare che si gonfia al largo, non si vede, ma, quando arrivano, le sue ondate sommergono e spazzano via gli ostacoli. E' squillato il telefono, ho riconosciuto il suo numero. Un uragano.

giovedì 31 maggio 2012

Finalmente

Domani, finalmente, dopo più di quattro mesi dall'ultima volta, staremo ancora insieme per un pomeriggio.
A differenza delle altre volte sono meno ansioso, forse tutto esploderà all'ultimo minuto oppure rimarrò in questo stato che, dopotutto, mi piace: essere convinto che tutto quello che succederà sarà il meglio che potrò fare, senza sciocche ansie da prestazione, non necessariamente sessuale.
Finalmente, amore mio.

giovedì 3 maggio 2012

Sproporzionato

Hai proprio ragione riguardo a questo periodo vissuto in modo sproporzionato, ognuno sul suo lato. La sproporzione tra quello che vorrei e quello che è possibile avere la conosco bene e tu, altrettanto, affronti ogni giorno la tua. Le circostanze attuali mi dimostrano, se ce ne fosse bisogno, quanto sei forte.
Io devo solo aspettare e posso permettermi il lusso di far viaggiare i pensieri sull'argomento che mi interessa di più: tu, naturalmente. Tu invece mi sembri investita da questioni che meritano tutta la tua attenzione e mi ritrovo a pensare di rubarti del tempo prezioso perchè so che vorresti passarne di più con me, anche solo a distanza, ma adesso è ancor meno possibile e devi, giustamente, scegliere cosa privilegiare e mi dispiace non aver capito prima ed aver insistito per incontrarci.
Non so mai quanto spingermi con le parole, non riesco a vedere così lontano fin dove sei per cercare di leggerti negli occhi e capire cosa dire e poi ci sono i momenti in cui faccio più fatica quando non ci sei, così devo in qualche modo dirti che anch'io non so stare senza di te e usare parole un po' più forti mi aiuta nel trasmettere il concetto. Non so quali livelli di passione ti aspetti da me: sai come sono fatto, che non sono capace di esternare con enfasi e che mi capita, ogni tanto, di soffrire una sorta di senso d'inadeguatezza ma, come ti ho già scritto una volta, quello che provo per te è tutta roba genuina.