Quasi vent'anni

Luglio 2008
Quasi vent'anni è il tempo passato dal momento in cui l'ho conosciuta.
Quello che è scattato allora è già stato oggetto di pagine e filmografia, poi il tempo ha avuto ragione per un lungo periodo. Il pensiero era sempre a lei, a quello che era stato, che avrebbe potuto essere.
Persa di vista, senza contatti, sono passati anni alterni nei quali il bisogno di ritrovarla era asfissiante e sopito ma sempre presente.
Poi tramite altre conoscenze ho saputo dove si trovava; ho aspettato parecchio prima di chiamarla, dopo tutto quel tempo ero ancora più indeciso.
Dopo il primo appuntamento - neutro, asettico, falso - non ce l'ho fatta più, sono ritornato a vent'anni prima ed ho preso una porta in faccia.
"E' tutto finito", ho pensato, insieme alla porta si era chiuso anche il passato: cancellato.
Ma era come il mare che si gonfia al largo, non si vede, ma, quando arrivano, le sue ondate sommergono e spazzano via gli ostacoli. E' squillato il telefono, ho riconosciuto il suo numero. Un uragano.

martedì 25 dicembre 2012

Lettera di Natale

Venerdì scorso mi sono preparato, al mattino ho fatto la barba con cura perchè mi avevi rinfacciato una volta di non essermi rasato bene e che ti grattava mentre mi baciavi.
Alla solita ora ero nel solito parcheggio, in attesa. Se fossimo stati ancora insieme quello sarebbe stato un giorno giusto per vedersi, l'ultimo prima di un periodo di vacanza, così ero lì a guardare le auto che transitavano ed ho avuto un brivido quando ne è passata una come la tua.
All I want for Christmas is you.

giovedì 20 dicembre 2012

Zero

Sulla pagina personale di Google, tra i giochi disponibili ce n'è uno che simula il biliardo il cui premio sono dei 'coins'; se ne vincono tanti quanti se ne scommettono, in varie quantità: 25, 100, 500, ecc.
Io sono a zero.
Esattamente come mi sento.

lunedì 17 dicembre 2012

Non si cambia mai

Quando si dice "una decisione che ti cambia la vita": credo che, in realtà, cambi solo qualcosa del modo di vivere ma quello che vorresti veramente rimane dentro di te, magari sepolto in basso, ma sempre presente e contrasta con la tua "nuova vita". Che razza di cambiamento è? Esiste davvero il modo di cambiare senza mai più rimpiangere ciò che è stato? Quello che, fino a ieri, era parte di noi può essere ignorato?
Le tracce del passato che rimangono ci inquinano.

venerdì 7 dicembre 2012

Presenze incomprensibili

I sogni sono proprio bastardi.
Perchè ti trovavi nella mia camera, stesa su una branda di fianco al mio letto insieme ad una sorella che non hai?