Quasi vent'anni

Luglio 2008
Quasi vent'anni è il tempo passato dal momento in cui l'ho conosciuta.
Quello che è scattato allora è già stato oggetto di pagine e filmografia, poi il tempo ha avuto ragione per un lungo periodo. Il pensiero era sempre a lei, a quello che era stato, che avrebbe potuto essere.
Persa di vista, senza contatti, sono passati anni alterni nei quali il bisogno di ritrovarla era asfissiante e sopito ma sempre presente.
Poi tramite altre conoscenze ho saputo dove si trovava; ho aspettato parecchio prima di chiamarla, dopo tutto quel tempo ero ancora più indeciso.
Dopo il primo appuntamento - neutro, asettico, falso - non ce l'ho fatta più, sono ritornato a vent'anni prima ed ho preso una porta in faccia.
"E' tutto finito", ho pensato, insieme alla porta si era chiuso anche il passato: cancellato.
Ma era come il mare che si gonfia al largo, non si vede, ma, quando arrivano, le sue ondate sommergono e spazzano via gli ostacoli. E' squillato il telefono, ho riconosciuto il suo numero. Un uragano.

venerdì 20 gennaio 2012

tutto come prima

Ci siamo riavvicinati ad un'incredibile velocità; credo che quest'ultimo tentativo di allontanarci non abbia fatto altro se non confermare quanto la nostra volontà sia quella di rimanere il più possibile vicini.
Unico neo: la scomodità del sedile posteriore.

lunedì 2 gennaio 2012

Quasi come prima

Siamo, almeno sentimentalmente, ritornati al punto di partenza, anzi io credo che non ci siamo mai smossi da lì.
Sono cadute quelle che hai chiamato ‘barriere di carta’ con le quali abbiamo cercato di nasconderci l’uno all’altra. Se ero convinto di ciò che provi, non credevo che potessi ancora parlarmene in modo così esplicito e con accenti tanto appassionati ma, allo stesso tempo, frustrati per la mancanza di una soluzione; saperti così strattonata da una parte e dall'altra mi fa sentire ancora di più un privilegiato, non tanto perchè più tranquillo, piuttosto perchè accetto quello che mi dice il mio cuore in modo diverso dal tuo.
Continui a preoccuparti di specificare che non devo correre troppo con la fantasia: vorrei rassicurarti, nel senso che la mia fantasia galoppa ma, siccome per questo genere di cose occorre essere in due, mi limito a sperare.