Quasi vent'anni

Luglio 2008
Quasi vent'anni è il tempo passato dal momento in cui l'ho conosciuta.
Quello che è scattato allora è già stato oggetto di pagine e filmografia, poi il tempo ha avuto ragione per un lungo periodo. Il pensiero era sempre a lei, a quello che era stato, che avrebbe potuto essere.
Persa di vista, senza contatti, sono passati anni alterni nei quali il bisogno di ritrovarla era asfissiante e sopito ma sempre presente.
Poi tramite altre conoscenze ho saputo dove si trovava; ho aspettato parecchio prima di chiamarla, dopo tutto quel tempo ero ancora più indeciso.
Dopo il primo appuntamento - neutro, asettico, falso - non ce l'ho fatta più, sono ritornato a vent'anni prima ed ho preso una porta in faccia.
"E' tutto finito", ho pensato, insieme alla porta si era chiuso anche il passato: cancellato.
Ma era come il mare che si gonfia al largo, non si vede, ma, quando arrivano, le sue ondate sommergono e spazzano via gli ostacoli. E' squillato il telefono, ho riconosciuto il suo numero. Un uragano.

martedì 23 aprile 2013

Non è ancora abbastanza


Nel buco dove mi hai mandato a nascondermi c'è spazio solo per me, ma tu insisti ad ossessionarmi, come se non fosse cambiato nulla; le fucilate che mi hai tirato non sono state sufficienti a farmi cambiare idea su di te, così ti trovo sempre appiccicata a me per via del poco spazio a disposizione.
Mi chiedo cosa mai debba succedere perchè io ti detesti abbastanza da cancellarti dalla mia testa.

lunedì 1 aprile 2013

Così lontano

E' solo perchè sono diventato più forte ed in grado di resistere più a lungo che non cedo alla malinconia di questi giorni.
Ho pensato che la quantità di rimpianto è proporzionale alla distanza da un orizzonte che continua a spostarsi, ad un conto che aumenta e del quale non si conosce il totale, ma che andrà pagato tutto in una volta, senza rate.
Sento tutta la distanza che si è creata fra noi.