Quasi vent'anni

Luglio 2008
Quasi vent'anni è il tempo passato dal momento in cui l'ho conosciuta.
Quello che è scattato allora è già stato oggetto di pagine e filmografia, poi il tempo ha avuto ragione per un lungo periodo. Il pensiero era sempre a lei, a quello che era stato, che avrebbe potuto essere.
Persa di vista, senza contatti, sono passati anni alterni nei quali il bisogno di ritrovarla era asfissiante e sopito ma sempre presente.
Poi tramite altre conoscenze ho saputo dove si trovava; ho aspettato parecchio prima di chiamarla, dopo tutto quel tempo ero ancora più indeciso.
Dopo il primo appuntamento - neutro, asettico, falso - non ce l'ho fatta più, sono ritornato a vent'anni prima ed ho preso una porta in faccia.
"E' tutto finito", ho pensato, insieme alla porta si era chiuso anche il passato: cancellato.
Ma era come il mare che si gonfia al largo, non si vede, ma, quando arrivano, le sue ondate sommergono e spazzano via gli ostacoli. E' squillato il telefono, ho riconosciuto il suo numero. Un uragano.

martedì 18 gennaio 2011

Un nuovo senso della realtà

Nemmeno due maledetti mesi, se mi volto vedo il baratro che mi insegue e si allarga via via che il tempo passa, posso solo impegnarmi a scappare; davanti ho il sogno di te, dietro l'incubo di non averti più, il primo rimane tale, il secondo è molto più reale.

lunedì 10 gennaio 2011

La differenza sta nel livello di dolore

C'è una forte sensazione che provo in questo periodo ed è quella di sentirmi solo, di vivere le giornate solo per me per cercare di controllare la solitudine, mi sento come un fotogramma in bianco e nero dentro un film a colori.
Sta cambiando anche il mio vocabolario, via via che alcune parole acquistano un diverso significato, come 'impossibile' per esempio, se penso a come intendevo la mia vita senza di te, non solo senza vederti ma spogliata perfino di in contatto virtuale; il nuovo senso della parola è 'rassegnato'.
In passato, quando ancora non ti avevo ritrovato, in prossimità di questo periodo dell'anno pensavo: 'ecco, un altro anno passato senza di lei'. Era comunque sempre viva la certezza che, se avessi provato, ti avrei senz'altro rintracciato e poi chissà. Da quando questo si è avverato ho passato i due anni successivi a darmi dello stupido per aver atteso così tanto, mentre nello stesso tempo godevo di noi due.
Ora che sono tornato alla situazione di partenza, di nuovo solo, oltre che con me stesso devo fare i conti con quanto di bello ho passato con te: cado sempre qui, secondo me il poco che avevamo valeva la pena di essere tenuto in vita. Immagina quanto sia doloroso pensare ora: 'un altro anno da passare senza di lei.'.