Quasi vent'anni

Luglio 2008
Quasi vent'anni è il tempo passato dal momento in cui l'ho conosciuta.
Quello che è scattato allora è già stato oggetto di pagine e filmografia, poi il tempo ha avuto ragione per un lungo periodo. Il pensiero era sempre a lei, a quello che era stato, che avrebbe potuto essere.
Persa di vista, senza contatti, sono passati anni alterni nei quali il bisogno di ritrovarla era asfissiante e sopito ma sempre presente.
Poi tramite altre conoscenze ho saputo dove si trovava; ho aspettato parecchio prima di chiamarla, dopo tutto quel tempo ero ancora più indeciso.
Dopo il primo appuntamento - neutro, asettico, falso - non ce l'ho fatta più, sono ritornato a vent'anni prima ed ho preso una porta in faccia.
"E' tutto finito", ho pensato, insieme alla porta si era chiuso anche il passato: cancellato.
Ma era come il mare che si gonfia al largo, non si vede, ma, quando arrivano, le sue ondate sommergono e spazzano via gli ostacoli. E' squillato il telefono, ho riconosciuto il suo numero. Un uragano.

mercoledì 28 dicembre 2011

Neanche fosse gelatina

Forse sono io che devo abituarmi ad essere più ‘blando’; non so cosa aspettarmi, tu dici di pensarmi sempre, addirittura sono presente in modo fastidioso e che non ti piace rivangare il tempo che hai passato e passi senza di me.
Io so che il tempo senza di te passa e lascia dei graffi improvvisi, come quando stai pensando ad altro e non ti accorgi di urtare qualcosa di tagliente.
Meglio concentrarsi su come smaltire i pranzi delle feste.

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