Quasi vent'anni
Luglio 2008
Quasi vent'anni è il tempo passato dal momento in cui l'ho conosciuta.
Quello che è scattato allora è già stato oggetto di pagine e filmografia, poi il tempo ha avuto ragione per un lungo periodo. Il pensiero era sempre a lei, a quello che era stato, che avrebbe potuto essere.
Persa di vista, senza contatti, sono passati anni alterni nei quali il bisogno di ritrovarla era asfissiante e sopito ma sempre presente.
Poi tramite altre conoscenze ho saputo dove si trovava; ho aspettato parecchio prima di chiamarla, dopo tutto quel tempo ero ancora più indeciso.
Dopo il primo appuntamento - neutro, asettico, falso - non ce l'ho fatta più, sono ritornato a vent'anni prima ed ho preso una porta in faccia.
"E' tutto finito", ho pensato, insieme alla porta si era chiuso anche il passato: cancellato.
Ma era come il mare che si gonfia al largo, non si vede, ma, quando arrivano, le sue ondate sommergono e spazzano via gli ostacoli. E' squillato il telefono, ho riconosciuto il suo numero. Un uragano.
Quasi vent'anni è il tempo passato dal momento in cui l'ho conosciuta.
Quello che è scattato allora è già stato oggetto di pagine e filmografia, poi il tempo ha avuto ragione per un lungo periodo. Il pensiero era sempre a lei, a quello che era stato, che avrebbe potuto essere.
Persa di vista, senza contatti, sono passati anni alterni nei quali il bisogno di ritrovarla era asfissiante e sopito ma sempre presente.
Poi tramite altre conoscenze ho saputo dove si trovava; ho aspettato parecchio prima di chiamarla, dopo tutto quel tempo ero ancora più indeciso.
Dopo il primo appuntamento - neutro, asettico, falso - non ce l'ho fatta più, sono ritornato a vent'anni prima ed ho preso una porta in faccia.
"E' tutto finito", ho pensato, insieme alla porta si era chiuso anche il passato: cancellato.
Ma era come il mare che si gonfia al largo, non si vede, ma, quando arrivano, le sue ondate sommergono e spazzano via gli ostacoli. E' squillato il telefono, ho riconosciuto il suo numero. Un uragano.
martedì 6 agosto 2013
martedì 2 luglio 2013
Un epilogo
Dopo più di nove mesi ho riletto il tuo ultimo messaggio, per darmi coraggio, per riscoprire di non essere d'accordo con te, per sentirmi trattato ingiustamente, per tutte queste cose insieme e, alla fine, per rinunciare anche all'ultimo strumento che mi lega in qualche modo ancora a te.
Certo, non uscirai dal mio cuore - come potresti? - nè riuscirò mai a pensare a te come qualcuno da disprezzare, lo faccio per me, per egoismo, perchè non avere nemmeno un quaderno su cui scrivere di te e di quello che mi provoca il pensarti è un piccolo aiuto in più per metterti in un angolo poco illuminato.
Mi piacerebbe non accorgermi del tempo che passerà e di buttare per caso l'occhio nello sgabuzzino dove cercherò di lasciarti, stupito e poco interessato nel trovarti ancora lì.
Magari scriverò d'altro, ma non qui, non con te così vicino.
Certo, non uscirai dal mio cuore - come potresti? - nè riuscirò mai a pensare a te come qualcuno da disprezzare, lo faccio per me, per egoismo, perchè non avere nemmeno un quaderno su cui scrivere di te e di quello che mi provoca il pensarti è un piccolo aiuto in più per metterti in un angolo poco illuminato.
Mi piacerebbe non accorgermi del tempo che passerà e di buttare per caso l'occhio nello sgabuzzino dove cercherò di lasciarti, stupito e poco interessato nel trovarti ancora lì.
Magari scriverò d'altro, ma non qui, non con te così vicino.
mercoledì 19 giugno 2013
Difficile restare sul cammino
Sono andato a far visita ad un fornitore che aveva insistito per mostrarmi l'azienda, i servizi e le tecnologie che gestiscono; tutto bene, routine, caffè gratis.
Putroppo, per raggiungere la sede, ho dovuto prendere la stessa uscita della tangenziale che porta all'albergo dei nostri appuntamenti e non mi ha fatto bene.
Nelle ultime settimane ero riuscito nel ridurti a rumore di fondo, inutile dire che da ieri sei la colonna sonora surround della giornata.
Putroppo, per raggiungere la sede, ho dovuto prendere la stessa uscita della tangenziale che porta all'albergo dei nostri appuntamenti e non mi ha fatto bene.
Nelle ultime settimane ero riuscito nel ridurti a rumore di fondo, inutile dire che da ieri sei la colonna sonora surround della giornata.
martedì 4 giugno 2013
Cosa ci faccio qui?
E' qualche giorno che mi sto costruendo un film secondo il quale hai trovato l'equilibrio che ti permette di startene per conto tuo senza fantasmi che sbucano da dietro gli angoli e contemporaneamente mi domando con che diritto mi ritengo così importante per causare malessere quando non ci sono.
Non so se bruci di più il mio orgoglio di maschio ferito o il sano dispiacere che sia davvero tutto finito, o tutte due, o nessuna, insomma non so più da che parte stare.
Non so se bruci di più il mio orgoglio di maschio ferito o il sano dispiacere che sia davvero tutto finito, o tutte due, o nessuna, insomma non so più da che parte stare.
giovedì 30 maggio 2013
Serata casalinga
"Vieni a letto?"
"No, rimango a vedere la finale di [non mi ricordo neanche più cosa]"
Ecco, brava, così mi addormenterò da solo con lei.
"No, rimango a vedere la finale di [non mi ricordo neanche più cosa]"
Ecco, brava, così mi addormenterò da solo con lei.
martedì 21 maggio 2013
Ogni tanto, preziosi momenti
Essere soli è un privilegio.
Quando si è soli è possibile pensare quello che si vuole, lasciando libere le reazioni scatenate da un ricordo, un suono, un'immagine; sorriso, pianto, rabbia finalmente lasciano la certezza di essere stati liberi per qualche istante.
Quando si è soli è possibile pensare quello che si vuole, lasciando libere le reazioni scatenate da un ricordo, un suono, un'immagine; sorriso, pianto, rabbia finalmente lasciano la certezza di essere stati liberi per qualche istante.
mercoledì 15 maggio 2013
AAA
Specialista in seconde occasioni offresi, grande esperienza nell'attendere che qualcosa succeda e nella gestione delle ossessioni.
In grado di consigliare su come strisciare nel modo più umiliante ed efficace.
In grado di consigliare su come strisciare nel modo più umiliante ed efficace.
martedì 23 aprile 2013
Non è ancora abbastanza
Nel buco dove mi hai mandato a nascondermi c'è spazio solo per me, ma tu insisti ad ossessionarmi, come se non fosse cambiato nulla; le fucilate che mi hai tirato non sono state sufficienti a farmi cambiare idea su di te, così ti trovo sempre appiccicata a me per via del poco spazio a disposizione.
Mi chiedo cosa mai debba succedere perchè io ti detesti abbastanza da cancellarti dalla mia testa.
lunedì 1 aprile 2013
Così lontano
E' solo perchè sono diventato più forte ed in grado di resistere più a lungo che non cedo alla malinconia di questi giorni.
Ho pensato che la quantità di rimpianto è proporzionale alla distanza da un orizzonte che continua a spostarsi, ad un conto che aumenta e del quale non si conosce il totale, ma che andrà pagato tutto in una volta, senza rate.
Sento tutta la distanza che si è creata fra noi.
Ho pensato che la quantità di rimpianto è proporzionale alla distanza da un orizzonte che continua a spostarsi, ad un conto che aumenta e del quale non si conosce il totale, ma che andrà pagato tutto in una volta, senza rate.
Sento tutta la distanza che si è creata fra noi.
martedì 5 marzo 2013
Buia tranquillità
Attraverso di continuo una porta per entrare in una stanza buia; dal suo interno, non visto, posso osservare quello che succede al di là della soglia, la mia vita ed i suoi collegamenti.
Posso trasferirmi a piacimento, ma mi capita spesso di trovarmici senza averlo desiderato o addirittura contro la mia volontà, succede soprattutto prima di addormentarmi.
Mentre sono al buio non posso chiudere la porta ma non ci sono suoni, esattamente come quando stavamo insieme: le nostre vite sempre presenti ci concedevano una qualche tregua silenziandosi.
Non è una vera e propria pace ciò che provo in questi momenti, ma è un bel ricordo.
Posso trasferirmi a piacimento, ma mi capita spesso di trovarmici senza averlo desiderato o addirittura contro la mia volontà, succede soprattutto prima di addormentarmi.
Mentre sono al buio non posso chiudere la porta ma non ci sono suoni, esattamente come quando stavamo insieme: le nostre vite sempre presenti ci concedevano una qualche tregua silenziandosi.
Non è una vera e propria pace ciò che provo in questi momenti, ma è un bel ricordo.
giovedì 21 febbraio 2013
Una settimana imperfetta
Questa settimana è particolarmente lunga, piena di pensieri e di lenti tragitti casa-ufficio.
Non credo sia una questione di rimorso, piuttosto il dover sopportare il macigno di una decisione e trovare, giorno per giorno, l'espediente per portarlo in giro.
Non riesco (riuscirò?) a vincere questa battaglia, perciò entra pure nella mia testa e restaci quanto vuoi.
Non credo sia una questione di rimorso, piuttosto il dover sopportare il macigno di una decisione e trovare, giorno per giorno, l'espediente per portarlo in giro.
Non riesco (riuscirò?) a vincere questa battaglia, perciò entra pure nella mia testa e restaci quanto vuoi.
giovedì 14 febbraio 2013
Un posto più in là
Ed ecco ora mi alzerò, a Innisfree andrò,
là una casa costruirò, d'argilla e canne io la farò;
là io avrò nove filari ed un alveare, perchè le api facciano miele.
E là da solo io vivrò, io vivrò nella radura dove ronzano le api.
E là io pace avrò: lentamente, goccia a goccia,
viene dai veli del mattino fino a dove il grillo canta;
mezzanotte là è un balenio, porpora è mezzogiorno
e la sera è un volo di uccelli. Ed ecco ora mi alzerò, perchè sempre notte e giorno
posso sentire l'acqua del lago accarezzare la riva piano;
mentre in mezzo ad una strada io sto, sui marciapiedi grigi,
nel profondo del cuore questo io sento
William Butler Yeats, "Innisfree, l'isola sul lago"
Traduzione di Luisa Zappa Branduardi
là io avrò nove filari ed un alveare, perchè le api facciano miele.
E là da solo io vivrò, io vivrò nella radura dove ronzano le api.
E là io pace avrò: lentamente, goccia a goccia,
viene dai veli del mattino fino a dove il grillo canta;
mezzanotte là è un balenio, porpora è mezzogiorno
e la sera è un volo di uccelli. Ed ecco ora mi alzerò, perchè sempre notte e giorno
posso sentire l'acqua del lago accarezzare la riva piano;
mentre in mezzo ad una strada io sto, sui marciapiedi grigi,
nel profondo del cuore questo io sento
William Butler Yeats, "Innisfree, l'isola sul lago"
Traduzione di Luisa Zappa Branduardi
venerdì 8 febbraio 2013
Di qua o di là
Esistono amori per i quali si possa dire "avevo torto" o "avevo ragione"?
Che senso ha trovarsi da una delle due parti da soli? E l'altro/a cosa fa, rimane sulla sponda opposta a meditare sui propri errori, a godere di soddisfazione?
Hanno senso situazioni nelle quali si è certi di aver fatto la cosa che andava fatta anche se è sbagliata? Questo è torto o ragione?
Che senso ha trovarsi da una delle due parti da soli? E l'altro/a cosa fa, rimane sulla sponda opposta a meditare sui propri errori, a godere di soddisfazione?
Hanno senso situazioni nelle quali si è certi di aver fatto la cosa che andava fatta anche se è sbagliata? Questo è torto o ragione?
lunedì 28 gennaio 2013
Vivere una favola
Adesso basta.
Accetterò gli inviti fin troppo espliciti di una collega, niente di coinvolgente, solo pratica
Accetterò gli inviti fin troppo espliciti di una collega, niente di coinvolgente, solo pratica
venerdì 25 gennaio 2013
Piccola città, bastardo posto
"restano i sogni senza tempo, le impressioni di un momento, le luci nel buio di case intraviste da un treno. Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa, e il cuore di simboli pieno"
L'ultima parte mi ha sempre ossessionato, oggi poi ce l'ho davanti in continuazione.
Nota casomai a qualcuno venisse da obiettare: lo so che i versi non appartengono alla canzone del titolo
L'ultima parte mi ha sempre ossessionato, oggi poi ce l'ho davanti in continuazione.
Nota casomai a qualcuno venisse da obiettare: lo so che i versi non appartengono alla canzone del titolo
mercoledì 16 gennaio 2013
Le opere e i giorni
Alla fine qualcosa scatta e si avverte un cambiamento, la sensazione di trovarsi su un piano inclinato e di lasciarsi trascinare in velocità. Forse sono stanco di inseguire un sentimento tanto sincero quanto senza speranza.
Non ho mai digerito l'espressione 'farsene una ragione', ma immagino che, quando arriva il momento di affrontare la realtà, una frase valga quanto un'altra.
Ciononostante non smetto di mentire a me stesso, credo che una volta iniziato non si possa tornare indietro. Il fondo del mio vaso di Pandora è particolarmente capiente.
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