Quasi vent'anni

Luglio 2008
Quasi vent'anni è il tempo passato dal momento in cui l'ho conosciuta.
Quello che è scattato allora è già stato oggetto di pagine e filmografia, poi il tempo ha avuto ragione per un lungo periodo. Il pensiero era sempre a lei, a quello che era stato, che avrebbe potuto essere.
Persa di vista, senza contatti, sono passati anni alterni nei quali il bisogno di ritrovarla era asfissiante e sopito ma sempre presente.
Poi tramite altre conoscenze ho saputo dove si trovava; ho aspettato parecchio prima di chiamarla, dopo tutto quel tempo ero ancora più indeciso.
Dopo il primo appuntamento - neutro, asettico, falso - non ce l'ho fatta più, sono ritornato a vent'anni prima ed ho preso una porta in faccia.
"E' tutto finito", ho pensato, insieme alla porta si era chiuso anche il passato: cancellato.
Ma era come il mare che si gonfia al largo, non si vede, ma, quando arrivano, le sue ondate sommergono e spazzano via gli ostacoli. E' squillato il telefono, ho riconosciuto il suo numero. Un uragano.

sabato 3 gennaio 2009

Siamo ancora qui

Quello che c'è di positivo è che si impara a fare i conti con se stessi.
Quante volte lo sconforto sembra prenderti a martellate e le difficoltà di mantenere due facce ti obbligano a non prenderti in giro, confermando che sei un traditore.
La disperazione dell'ultima volta si è tradotta in un tentativo di abbandono del quale ho vissuto solo il riflesso e perciò riesco a comprendere quanto sia stato complicato solo per una piccola parte, quello che mi ha raccontato, tacendo tutto il resto per amor mio.
Piano piano ne parliamo insieme quando riusciamo a sentirci per telefono, ma quanto senso di incompiuto ci rimane.
Le due occasioni in cui ci siamo visti le abbiamo, come sempre, dedicate ad esaudire il nostro desiderio di stare insieme con la frenesia e la febbre di appartenerci il più possibile; c'è stato poco tempo per le parole ma bastavano gli sguardi. Mi scriveva qualche tempo fa che, nei momenti di passione, guardandomi, le sembra di toccare la mia anima ed io non posso che rabbrividire di questa intensità.
Quando finalmente rimaniamo solo abbracciati, allora cerchiamo di spiegarci, ma è un percorso lungo, guardarsi dentro e farsi guardare vuole tempo.
Mi ha regalato un libro per il mio compleanno e sul biglietto ha riportato un verso di 'Cautious man':

On his right hand Billy tattooed the word love
and on his left hand was the word fear
and in which hand he held his fate was never clear

Non saprei cosa tatuare sulle mie mani, qualunque cosa si mischierebbe con quello che c'è su quelle di lei.

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