Quasi vent'anni

Luglio 2008
Quasi vent'anni è il tempo passato dal momento in cui l'ho conosciuta.
Quello che è scattato allora è già stato oggetto di pagine e filmografia, poi il tempo ha avuto ragione per un lungo periodo. Il pensiero era sempre a lei, a quello che era stato, che avrebbe potuto essere.
Persa di vista, senza contatti, sono passati anni alterni nei quali il bisogno di ritrovarla era asfissiante e sopito ma sempre presente.
Poi tramite altre conoscenze ho saputo dove si trovava; ho aspettato parecchio prima di chiamarla, dopo tutto quel tempo ero ancora più indeciso.
Dopo il primo appuntamento - neutro, asettico, falso - non ce l'ho fatta più, sono ritornato a vent'anni prima ed ho preso una porta in faccia.
"E' tutto finito", ho pensato, insieme alla porta si era chiuso anche il passato: cancellato.
Ma era come il mare che si gonfia al largo, non si vede, ma, quando arrivano, le sue ondate sommergono e spazzano via gli ostacoli. E' squillato il telefono, ho riconosciuto il suo numero. Un uragano.

mercoledì 2 marzo 2011

Ancora nessuna risposta

Ho ricominciato a fare seriamente esercizio con la chitarra, ho recuperato dei dvd di una rivista specializzata e seguo gli argomenti fa bravo scolaro. In un momento di pausa ho ripreso 'Wish you were here' solo per godere delle sonorità degli accordi ma inevitabilmente sono caduto nelle accorate domande che erano rivolte a Syd Barret ed altrettanto scontato è stato il parallelo con quello che ci è accaduto: davvero scambieremo 'cold comfort for change', capiremo se vale di più 'a walk on part in the war' oppure 'a lead role in a cage'?
Nuoteremo sempre nello spazio ristretto della nostra personale boccia e riusciremo a trovare un altro prato dove non incontrare le nostre solite paure?

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