Quasi vent'anni

Luglio 2008
Quasi vent'anni è il tempo passato dal momento in cui l'ho conosciuta.
Quello che è scattato allora è già stato oggetto di pagine e filmografia, poi il tempo ha avuto ragione per un lungo periodo. Il pensiero era sempre a lei, a quello che era stato, che avrebbe potuto essere.
Persa di vista, senza contatti, sono passati anni alterni nei quali il bisogno di ritrovarla era asfissiante e sopito ma sempre presente.
Poi tramite altre conoscenze ho saputo dove si trovava; ho aspettato parecchio prima di chiamarla, dopo tutto quel tempo ero ancora più indeciso.
Dopo il primo appuntamento - neutro, asettico, falso - non ce l'ho fatta più, sono ritornato a vent'anni prima ed ho preso una porta in faccia.
"E' tutto finito", ho pensato, insieme alla porta si era chiuso anche il passato: cancellato.
Ma era come il mare che si gonfia al largo, non si vede, ma, quando arrivano, le sue ondate sommergono e spazzano via gli ostacoli. E' squillato il telefono, ho riconosciuto il suo numero. Un uragano.

giovedì 24 marzo 2011

Volumi sconosciuti

Quanto distante mi terrai e quanto a lungo?
Non posso interferire con quello che hai scelto di fare perciò rimango qui dove sai di potermi trovare; non posso fare altro se non rimanere ad aspettare e tenermi pronto se deciderai di farti viva. Lo faccio solo per me, perchè non riesco ad abbandonarti e il continuare ad attendere è come fare qualcosa per te, senza che tu lo sappia e che tu abbia l'assillo di me. Forse sospetti che mi trovi in questa condizione, io credo che anche tu tenga un quaderno simile al mio e che ci scriva qualcosa che mi riguarda, forse deve soltanto colmarsi una misura.
Buonanotte amore mio.

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