Quasi vent'anni

Luglio 2008
Quasi vent'anni è il tempo passato dal momento in cui l'ho conosciuta.
Quello che è scattato allora è già stato oggetto di pagine e filmografia, poi il tempo ha avuto ragione per un lungo periodo. Il pensiero era sempre a lei, a quello che era stato, che avrebbe potuto essere.
Persa di vista, senza contatti, sono passati anni alterni nei quali il bisogno di ritrovarla era asfissiante e sopito ma sempre presente.
Poi tramite altre conoscenze ho saputo dove si trovava; ho aspettato parecchio prima di chiamarla, dopo tutto quel tempo ero ancora più indeciso.
Dopo il primo appuntamento - neutro, asettico, falso - non ce l'ho fatta più, sono ritornato a vent'anni prima ed ho preso una porta in faccia.
"E' tutto finito", ho pensato, insieme alla porta si era chiuso anche il passato: cancellato.
Ma era come il mare che si gonfia al largo, non si vede, ma, quando arrivano, le sue ondate sommergono e spazzano via gli ostacoli. E' squillato il telefono, ho riconosciuto il suo numero. Un uragano.

venerdì 5 agosto 2011

Càpita

Poi capitano le giornate come quella di ieri, in cui si ha solo bisogno di ricordare e di soffrire, quindi si sfrutta la lunga strada verso casa ascoltando solo un certo tipo di musica o lasciando spenta la radio, addirittura rispettando i limiti di velocità.
Capita che, uscito prima dal lavoro per un appuntamento dal medico, si esca a quel casello che ben si conosce per appostarsi fuori dal tuo ufficio e vederti uscire stando attenti a non essere notati quindi affrontare il viaggio di ritorno piegati in due dalla tristezza.

2 commenti:

Kylie ha detto...

Anche se non dovrebbe capitare...

Prendi spunto da una canzone di Battisti ed evita questi appostamenti.

Buon sabato!

Deleted ha detto...

Adesso come adesso la canzone che vorrei cantare è 'Ancora tu'
Buona Domenica