Quasi vent'anni

Luglio 2008
Quasi vent'anni è il tempo passato dal momento in cui l'ho conosciuta.
Quello che è scattato allora è già stato oggetto di pagine e filmografia, poi il tempo ha avuto ragione per un lungo periodo. Il pensiero era sempre a lei, a quello che era stato, che avrebbe potuto essere.
Persa di vista, senza contatti, sono passati anni alterni nei quali il bisogno di ritrovarla era asfissiante e sopito ma sempre presente.
Poi tramite altre conoscenze ho saputo dove si trovava; ho aspettato parecchio prima di chiamarla, dopo tutto quel tempo ero ancora più indeciso.
Dopo il primo appuntamento - neutro, asettico, falso - non ce l'ho fatta più, sono ritornato a vent'anni prima ed ho preso una porta in faccia.
"E' tutto finito", ho pensato, insieme alla porta si era chiuso anche il passato: cancellato.
Ma era come il mare che si gonfia al largo, non si vede, ma, quando arrivano, le sue ondate sommergono e spazzano via gli ostacoli. E' squillato il telefono, ho riconosciuto il suo numero. Un uragano.

venerdì 12 agosto 2011

Correre lontano

Ho trovato un accordo con le ragazze che gestiscono il centro sportivo del paese dove lavoro per farmi usare le docce anche se, da quanto ho capito, questo non è un periodo nel quale è aperto al pubblico; riesco così a fare una corsa nell’intervallo di pranzo lungo una pista ciclabile lontana dalla strada e deserta, a quell’ora.
Riesco a percorrere sette chilometri; in questi giorni il caldo era un po’ fastidioso, ma qui siamo dentro una valle, a trecento metri sul livello del mare ed i colleghi mi dicono che le giornate di sole sono concentrate tra Luglio e Agosto, dopodichè nuvole e pioggia.
La prossima settimana, e solo per quella, sarò in ferie, più che farle le subirò.

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