Quasi vent'anni

Luglio 2008
Quasi vent'anni è il tempo passato dal momento in cui l'ho conosciuta.
Quello che è scattato allora è già stato oggetto di pagine e filmografia, poi il tempo ha avuto ragione per un lungo periodo. Il pensiero era sempre a lei, a quello che era stato, che avrebbe potuto essere.
Persa di vista, senza contatti, sono passati anni alterni nei quali il bisogno di ritrovarla era asfissiante e sopito ma sempre presente.
Poi tramite altre conoscenze ho saputo dove si trovava; ho aspettato parecchio prima di chiamarla, dopo tutto quel tempo ero ancora più indeciso.
Dopo il primo appuntamento - neutro, asettico, falso - non ce l'ho fatta più, sono ritornato a vent'anni prima ed ho preso una porta in faccia.
"E' tutto finito", ho pensato, insieme alla porta si era chiuso anche il passato: cancellato.
Ma era come il mare che si gonfia al largo, non si vede, ma, quando arrivano, le sue ondate sommergono e spazzano via gli ostacoli. E' squillato il telefono, ho riconosciuto il suo numero. Un uragano.

lunedì 1 ottobre 2012

Unplugged


Non riesco ad essere altrettanto razionale quanto te, ma ci proverò.
All'inizio tutti e due abbiamo lasciato da parte il lato poco pratico della nostra storia, così impegnati a contenerne gli effetti come eravamo. Capisco che, con il tempo, le percezioni cambino ed emergano le differenze di vedute.
Non cambia quello che provo per te, ma non ho risposte alla tua domanda 'cosa stiamo a fare qui?' e mi sembra che niente sia più sufficiente a gestire le nostre differenze di vedute. Oltretutto sembra anche che non sia più capace di esprimermi in modo comprensibile, qualsiasi cosa scriva causa confusione, le tue risposte mi mostrano come abbia perso una visione d'insieme e continui a vedere le cose solo dalla mia prospettiva.
Forse hai ragione tu, mi sto spegnendo, continuare ad accettare le difficoltà non vuol dire riuscire a risolverle o mitigarle e la mia filosofia del poco meglio di niente non regge più.
Ricordo che una volta mi dicesti di aver letto che la durata media di storie come la nostra fosse di due anni e che, non ricordo esattamente il periodo ma dev'essere passato parecchio tempo, mi hai scritto qualcosa riguardo al nostro tentativo mal riuscito di trasportare un sogno nella realtà; non rinnego nulla di quello che è stato finora, tanto meno, come ti ho già detto, i miei sentimenti, ma mi pare che stiamo praticando dell'accanimento terapeutico, quindi vorrei che staccassimo la spina e affrontassimo tutto quello che capiterà dopo in solitaria.

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